Look up at the sky, you could be anywhere., 14 marzo, tardo pomeriggio.

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psyche.
CAT_IMG Posted on 29/6/2011, 23:26




Nevaeh Hato Riley
Libertà. Non credevo che mi sarei sentita così meravigliosamente una volta abbandonata quella maledetta casa. Ero leggera, felice, finalmente sentivo diaver fatto i miei primi passi nel mondo. Mi sentivo così leggera, che quasi avrei potuto volare. Ovviamente, era meglio evitare tutto ciò in pubblico. Perchè, per qualche sconosciuto motivo, appena avevo abbandonato la mia casa, la mia prigione e mi ero automaticamente diretta verso il fiume, senza un perchè preciso. Mi ero seduta sull'argine, osservando le onde formate dalle navi che attraversavano il canale. Di fianco a me la mia borsa, contenente i miei pochi averi che mi ero decisa a trascinarmi dietro. Era un nuovo inizio. Persino respirare l'aria mi sembrava un'esperienza totalmente nuova ed inebriante, come se lo facessi per la prima volta nella mia vita. Dovevo prepararmi. Avrei dovuto lavorare e di li apoche ore avevo l'appuntamento con l'agente immobiliare, il mio monolocale mi aspettava e l'idea di riuscire ad avere una piccola tana tutta per me, mi riempiva di felicità. Nelle mani, stringevo un foglio. Una lunga lista che negli anni non aveva fatto altro che allungarsi.. non una voce era stata cancellata. Nella mia prigionia, le cose che più desideravo fare le avevo scritte su quel foglio. Non ne avevo realizzata nemmeno una. Ma, da quel giorno, avrei avuto una vita intera per cancellarle tutte.
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-Breathe.
CAT_IMG Posted on 30/6/2011, 11:15




Axel Samir Collins
18 | Goir | sheet | music | dress
Aveva ancora lo zaino di scuola sulle spalle. Zaino vuoto, ovviamente, con qualche quaderno piccolo, due penne - una rossa ed una blu - e qualche foglio accartocciato. Doveva finire la scuola ma questo, era solo ciò che gli ripetevano in continuazione i suoi genitori, lui invece proprio non ne aveva voglia. Voleva fare il pugile, stare sui ring più famosi di tutto il mondo, il diploma l' avrebbe appeso in camera per spolverarlo qualche volta, ecco a cosa serviva. La scuola si trovava nella zona sud, ovvero la parte più lontana da casa sua e ogni giorno era una tragedia andarci, un nioso tragitto da affrontare con i mezzi pubblici perchè la macchina l' avrebbe avuta solo con la promozione. Il che era quasi impossibile visto che con i suoi diciotto anni di ignoranza stava ancora al terzo superiore. Quel giorno però, aveva optato per farsela a piedi almeno dal fiume finchè non fosse arrivato. Mentre camminava, Axel pensava ad un mucchio di cose. Prima di tutto alla sua passione, al suo più grande amore che mai e poi mai avrebbe tradito: la boxe. Poi pensava a come sarebbe potuta essere la sua vita se non avesse scoperto di essere un Gort, un mostro, insomma. Essere continuamente deriso dai suoi compagni per quell' animo buono, da agnellino indifeso. E Axel non capiva se fosse solamente una maschera tutta quella gentilezza per coprire la cattiveria, oppure se veramente lui avesse un animo docile. Passò accanto al fiume per dare un' occhiata all' acqua, un giorno di quelli avrebbe sicuramente fatto un tuffo lì, di notte. Buttò lo sguardo più in là ed una figura dai lunghi capelli castani catturò la sua attenzione. Si avvicinò incerto, quasi impaurito che fosse solo la sua immaginazione. Ma lei era lì. « Ti sei persa? » le chiese in tono gentile notando che tra le mani stringeva un foglio di carta, probabilmente una cartina geografica della città o qualche inidirizzo che doveva raggiungere.
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psyche.
CAT_IMG Posted on 30/6/2011, 21:38




Nevaeh Hato Riley
Era strano come io, in 18 anni di vita, avessi accumulato così tanti averi da riuscire a contenerli tutti in una borsa, vestiti compresi. Guardavo la sacca, chiedendomi se davvero il mio mondo potesse essere interamente contenuto in quei pezzi di tessuto cuciti insieme. Sentii dei passi avvicinarsi, mi girai e scorsi la sagoma magra e alta di un ragazzo. Mi chiese se mi fossi persa e sono sicura di averlo fissato dubbiosa per almeno tre secondi buoni. Avevo davvero l'aria così spaesata da sembrare una forestiera? Risi lievemente, portandomi la mano davanti alla bocca come sempre facevo quando ridevo. Veramente no.. vivo qui da sempre.. dissi amichevole con un sorriso, mentre mi alzavo per presentarmi. Tesi la mano verso di lui, esclamando allegramente ...sono Nevaeh Hato, chiamami pure come preferisci!. Non so esattamente perchè mi ero presentata, ma la sua preoccupazione mi faceva tanta tenerezza, forse perchè mi ricordava i miei comportamenti durante il volontariato.. ma, ora che ci pensavo, l'essere un possibile obbiettivo di aiuti sociali non mi metteva molta tranquillità addosso.
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-Breathe.
CAT_IMG Posted on 30/6/2011, 21:55




Axel Samir Collins
18 | Goir | sheet | music | dress
Axel guardò la ragazza e si sentì un completo idiota: quella abitava a Limerick da una vita. Possibile che lui non l' avesse mai incontrata per strada? Se ne sarebbe ricordato. Poi l' immagine di un mucchio di capelli castani in una classe del liceo. L' aveva incontrata un mucchio di volte per i corridoi di scuola, ma non l' aveva mai guardata davvero o almeno mai quanto quella volta al fiume. Le strinse la mano sorridendole leggermente « Axel Samir... » ogni volta che diceva il suo nome, c' era qualcosa che lo infastidiva. Axel gli sapeva di presa in giro, Samir un po' di meno. « Scusami comunque, non ricordavo di averti vista qualche volta a scuola, la memoria m' inganna. » si tolse lo zaino dalle spalle e lo posò a terra. Nonostante il 3 a storia e quel 5 e mezzo guadagnato a fatica con l' interrogazione di matematica, il ragazzo era di buon umore. Il solo splendeva debolmente nel cielo ma a casa, la madre lo stava arrabbiata nera. Si era raccomandata almeno un milione di volte al ragazzo di presentarsi per pranzo e lui, dimenticandosene, aveva temporeggiato insieme a qualche amico fuori scuola e un po' in giro, pranzando con un panino diviso a metà con quel cretino di Jack. Ma era felice comunque, anche se la donna l' avrebbe poi gridato come pochi spaventando Aquamarine. La collana che le aveva regalato la piccola usciva fuori dalla maglietta e penzolava così, i colori anche stonavano. Quel celeste faceva a cazzotti con il rosso del suo maglioncino ma la portava comunque: non se ne separava proprio mai. « Comunque... » proseguì per coprire quell' imbarazzante silenzio che si era creato « Pensavo che ti fossi persa per il semplice fatto che mi stavo chiedendo cosa ci facesse una ragazza come te, vicino al fiume. » spiegò coridalmente stringendosi leggermente nelle spalle.
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psyche.
CAT_IMG Posted on 30/6/2011, 22:15




Nevaeh Hato Riley
Tirava vento quel pomeriggio al molo e i miei capelli non ne erano affatto lieti. Già ribelli di natura, con il vento volavano dappertutto, sbattendo qua e la come festoni impazziti. Axel Samir.. non ero l'unica ad avere nomi strani in città quindi. Soprattutto Samir, mi incuriosiva. Ero sempre stata una piuttosto fissata con i nomi, della serie che cercavo sempre i significati di quelli che conoscevo e mi arrabbiavo terribilmente se erano superficiali o sbagliate. Oh, ma non ti preoccupare.. sono una ragazza piuttosto.. ehm.. sfuggente.. dissi con un sorriso imbarazzato, cercando di nascondere la mia ormai dimenticata prigionia. Era meglio dire di essere sfuggente, che dover confessare di esser state recluse dalla propria famiglia. Forse proprio a causa dei miei pensieri scese un silenzio, non di quelli che parlano, ma di quelli che proprio ti fanno morire le parole in bocca prima ancora che possano venirti in mente. Beh, comprensibile.. dissi con un tono allegro e quasi distratto, mentre cercavo il modo migliore per fargli capire la situazione, per quanto potesse essere difficile. .. sono scappata di casa, niente di che.. conclusi con una lieve alzata di spalle, esibendomi in una leggera risata, senza rendermi conto di quanto potessero sembrare ambigue o senza senso le mie parole. Avrebbe di sicuro pensato a me come una piccola fuorilegge dal bel faccino.. ero veramente una frana certe volte..
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4 replies since 29/6/2011, 23:26   105 views
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